giovedì 19 giugno 2008

affrontiamo insieme i problemi dei giovani di oggi!!!

ADOLESCENZA: perfino nelle migliori circostanze possono essere anni turbolenti. Durante la pubertà ragazzi e ragazze sono travolti da una tempesta di nuovi sentimenti ed emozioni. Ogni giorno devono fare i conti con pressioni esercitate da insegnanti e coetanei. Vengono bombardati continuamente dalla TV, dal cinema, dall’industria discografica e da Internet. Per questo un rapporto delle Nazioni Unite definisce l’adolescenza “un periodo di transizione di solito caratterizzato da stress e ansia”.


Purtroppo i giovani spesso non hanno l’esperienza per affrontare lo stress e l’ansia in modo costruttivo.Se non hanno la giusta guida, possono facilmente incappare in comportamenti distruttivi. Per esempio, il suddetto rapporto delle Nazioni Unite dice: “Dalle ricerche emerge che spesso si inizia a fare uso di droga proprio durante l’adolescenza o nei primi anni dell’età adulta”. Lo stesso può dirsi di altri comportamenti nocivi come violenza e sesso libero.
I genitori che dicono che queste cose succedono solo a chi è povero o a chi appartiene a certi gruppi etnici spesso si sbagliano di grosso. I problemi che i ragazzi affrontano oggi non conoscono barriere economiche, sociali e razziali. “Se per ‘delinquente minorenne’ intendete solo il diciassettenne appartenente a una minoranza, cresciuto in un quartiere povero e malfamato, la cui madre tira avanti col sussidio dello stato, forse dovete aggiornarvi”, dice lo scrittore Scott Walter. “Oggi l’adolescente con dei problemi può essere di razza bianca, provenire da una famiglia bene, avere meno (anche molto meno) di 16 anni e può benissimo essere una ragazza”.
Ma perché ci sono così tanti ragazzi a rischio? Non dovevano superare problemi e tentazioni anche i ragazzi delle generazioni passate? Sì, ma noi viviamo in un periodo che la Bibbia chiama “tempi difficili”.Certi ragazzi devono fare i conti con pressioni e situazioni che appartengono solo a questo periodo della storia.





1)CAMBIAMENTI NELLA FAMIGLIA


Prendiamo ad esempio i cambiamenti nel panorama familiare. Un periodico di psicologia riferisce che “in America oltre un terzo dei ragazzi vede naufragare il matrimonio dei propri genitori prima di aver compiuto 18 anni”. (Journal of Instructional Psychology) Nel caso di altri paesi occidentali si possono menzionare dati simili. Quando il matrimonio dei loro genitori va a rotoli, spesso i ragazzi soffrono molto. “In generale”, dice il periodico citato prima, “i ragazzi i cui genitori si sono separati o hanno divorziato da poco hanno più problemi a scuola e a relazionarsi con gli altri rispetto ai ragazzi che vivono in una famiglia unita o che da tempo si sono abituati a vivere con un solo genitore o con un genitore acquisito . . . Inoltre, spesso il divorzio dei genitori intacca il benessere emotivo e l’autostima del ragazzo”.L’ambiente familiare è cambiato anche perché sempre più donne sono entrate nel mondo del lavoro. Da uno studio condotto in Giappone sulla delinquenza minorile è emerso che se i genitori lavorano entrambi fanno più fatica a occuparsi dei figli.
È vero che molte famiglie hanno bisogno di due stipendi solo per sbarcare il lunario. Grazie a due stipendi, i ragazzi possono anche condurre una vita più agiata. C’è, però, il rovescio della medaglia: milioni di ragazzi tornano da scuola e trovano la casa vuota. Quando i genitori arrivano, spesso sono stanchi e presi dai problemi avuti sul lavoro. Come risultato, molti adolescenti ricevono sempre meno attenzioni dai genitori. “Nella mia famiglia non si passa del tempo insieme”, si lamenta un ragazzo.
Molti ritengono che questa tendenza non prometta nulla di buono per i giovani. “Credo che i cambiamenti nel modo in cui i genitori hanno allevato i figli negli ultimi trent’anni stiano portando a una generazione di ragazzi senza legami affettivi, che non comunica, che ha problemi di apprendimento e che non è possibile controllare”, dice il dott. Robert Shaw. “I genitori si ritrovano schiavizzati da una società materialistica e ossessionata dalla carriera che li spinge a sacrificare così tante ore al lavoro e a spendere così tanto denaro da non avere il tempo di fare le cose necessarie per stringere un rapporto con i figli”.
“Credo che i cambiamenti nel modo in cui i genitori hanno allevato i figli negli ultimi trent’anni stiano portando ad una generazione di ragazzi senza legami affettivi, che non comunica, che ha problemi di apprendimento e che non è possibile controllare”. — DOTT. ROBERT SHAW
Ecco un altro fattore che minaccia il benessere degli adolescenti: spesso i figli di genitori che lavorano passano molto tempo da soli. Senza il controllo dei genitori, possono cacciarsi nei guai.